La grande abbuffata d’apertura

E’ ripartito ieri sera, in un’atmosfera già prepotentemente autunnale, il grande tourbillon parassitario. Il Clan è entrato così nella sua decima stagione, quella che culminerà nel prossimo febbraio nei festeggiamenti del decennale. Un grande serata, scandita dal comportamento impeccabile di tutti i componenti, smaniosi di ripartire dopo diversi mesi di stallo. Sono stati ben diciassette i Parassiti che hanno onorato il primo appuntamento stagionale, svoltosi con successo presso il ristorante “La Giummara” di Salemi. Puntualissimi all’appuntamento, fissato in due diversi luoghi, gli stessi hanno dato vita a un evento sicuramente all’altezza delle migliori occasioni. E, nel rispetto di tutti i rituali tradizionali, hanno trascinato i tanti avventori del locale, tra cui gli invitati ai festeggiamenti delle nozze d’oro di una giovanile coppia di sposi, con la loro goliardica simpatia.

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Come accaduto ultimamente la rituale foto di gruppo è stata scattata prima della cena. Quindi, una volta a tavola, ecco che il coinvolgente Inno Parassitario è riecheggiato nel locale, sorprendendo ed entusiasmando i numerosi presenti. Infine uno stringato discorso del Presidente, che si è ripromesso di sorprendere tutti per la cena del Decennale, ha ricordato Poldosbaffini tra gli applausi commossi di tutti e ha augurato una buona stagione al Clan.

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A fare gli onori di casa Nino, abilissimo gestore de “La Giummara”, non nuovo a eventi del genere. Nino è riuscito magistralmente, in un crescendo di simpatia, a entrare in simbiosi con il Clan. Fino a raccontare le proprie esperienze similari. Quindi è stato dato il là alla cena: un ottimo tagliere di antipasti (crocchette, olive, formaggi con marmellate, caponata e dell’ottima pancetta grigliata) ha fatto da apripista all’appetito generale. Così, tra le schitarrate di un Volaoscar in gran spolvero, galvanizzato dalle numerose presenze del locale gremito, e la solita verve di Vivalatopa, sono arrivati anche i primi piatti: ravioli ripieni di ricotta e spinaci, in una crema saporita al pesto verde e mandorle, seguiti dalle busiate alla boscaiola, ricche di funghi e salsiccia.

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Pausa sigaretta, video in diretta Facebook con ricognizione sulla tavolata e, nella quasi totale assenza dei cellulari (impeccabili anche lì i Parassiti), si è passato ai secondi. Ottimi, saporiti e soprattutto variegati nella loro più ampia tipologia: salsiccia tagliata punta di coltello, tipica di Salemi, scottino in aceto balsamico, stinco di maiale (non precotto, Longo dixit) con patate e angus grigliato servito su lastra di pietra. Una portata dopo l’altra, con un ritmo perfetto, ben scandito.

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La consegna del meritatissimo gagliardetto a Nino, dopo la frutta e il dolce, sembrava aver chiuso una serata che è già entrata a far parte della storia. Ma il Clan non si è fatto pregare per partecipare alla festa in onore di Sebastiano e Maria, arrivati ai loro magnifici cinquant’anni di matrimonio. E ancora una volta la magica chitarra di Volaoscar ha coinvolto e unito tutti. Il coro “tanti auguri a voi”, elevato da tutti i Parassiti, ha fatto da colonna sonora all’evento parallelo. Bellissimo, importantissimo. Tra le foto di rito e gli auguri, è stato bello partecipare anche a questa cerimonia. Per chiudere un encomio al Figghiozzo, vero e proprio deus ex machina dell’operazione Cena Rituale d’Apertura. Adesso avanti così, verso l’infinito e oltre.

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