Il Clan è arrivato ad Alcamo: bella cena alla Locanda dei Matti

Il Clan fin lì non si era mai spinto. Ma la curiosità e la voglia di conoscere, che da sempre spingono i Parassiti alla ricerca di luoghi godibili e mangerecci,  hanno contribuito non poco alla riuscita della spedizione in quel  di Alcamo. Alla civettuola Locanda dei Matti, posto splendido. Pieno di sorprese, profumi e sapori. Una bella serata, nata da un’idea nuova: quella della cena “volontaria”. Che è andata a sostituire le cene ristrette del Comitato Direttivo, che comunque avrà modo di riunirsi per motivi improcrastinabili.

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La cena, organizzata brillantemente al piano superiore del locale, in una sorta di mansarda con le accoglienti pareti in legno che ricordavano l’atmosfera magica di una baita di montagna, è stata superba. La gentilezza e la disponibilità dei proprietari Roberto e Vincenzo ha poi fatto il resto. Grazie anche alla bontà dei piatti e alla degna presentazione degli stessi. Una rilassante musica di sottofondo, in stile “filodiffusione”, ha reso indimenticabile l’evento. Ammorbidendo gli istinti “brutali” persino dei Parassiti più incalliti. Intervenuti in dieci a quest’evento speciale.

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Ad aprire le danze un chilometrico tagliere di antipasti, affettati con formaggi, marmellate, caponate e olive. Quindi le portate iniziali, sfiziose e accattivanti: tartara di chianina, favolosa, e poi mozzarella ricoperta di speck e formaggi con soffritto di cipolla. Poi la le necessaria pausa per rifiatare. Che, nel frattempo, è servita al Cubano per congiungersi al gruppo e tuffarsi nella pugna.

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Una pugna che è ripresa “alla grande”, tra una diretta video e l’altra, con le braci ardenti e i fumi della grigliata. Distribuita su tre braceri, con picanha, salsiccia, chianina, bisonte americano, scottona e angus. Il top dei top insomma, le carni più ricercate e gradite dal Clan dei Parassiti. Il tutto annaffiato dal redivivo “Punteruolo Rosso”, sirah parassitario d’annata 2015. E seguito da un bis accettato a gran voce, ancora con angus e salsiccia. Accompagnato dal contorno di patate al forno. Quindi, nella migliore tradizione parassitaria, fiumi di coca cola e rutto libero.

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Alla fine tradizionale gagliardetto “honoris causa” e una bottiglia di Punteruolo Rosso offerti ai proprietari del locale. Che lo hanno subito affisso orgogliosamente a una parete del piano inferiore, all’ingresso del ristorante. Quindi la rituale foto di gruppo. Che ha chiuso l’evento, con i migliori complimenti alla Locanda dei Matti, promossa a pieni voti.

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