La Cena Rituale d’Autunno ricompatta il Clan

Che dire? Vi voleva proprio. Ci voleva una serata come quella di ieri, dopo le disfunzioni della Cena d’Apertura. Probabilmente, a ricompattare il Clan, ha contribuito anche l’ambiente, familiare e tutto per noi. Che ha consentito a ognuno dei partecipanti di dar libero sfogo alla propria euforia, senza condizionamenti. L’atmosfera che si è di conseguenza venuta a creare, e nella quale hanno “sguazzato” sedici Parassiti e un ospite-tirocinante, è sfociata nella totale compenetrazione di tutti. Fino a creare quella sorta di allegria che, miscelata all’inestimabile pizzico di magia, ha portato alla realizzazione, dopo ben sei lunghi anni, della foto “dei culi”. Così come accaduto nel lontano ottobre del 2009. Un evento raro come il passaggio di una cometa.

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E così, nel locale ovattato di Salvatore Candia, etichettato come “Club della Cotoletta”, dopo una visita alle cucine e l’affissione della bandiera su una parete, tutti in piedi per celebrare l’Inno. Con immedesimazione totale. Con la solita, allegra ironia che ci contraddistingue. Accompagnati dalle strimpellanti note della chitarra di Volaoscar, Gran Cerimoniere sempre più prezioso e fantasioso. Il nostro amico e padrone di casa si è quindi sbizzarrito, mettendoci a disposizione un menù di sua creazione, rispolverando antichi sapori del tempo che fu: pasta con “aggrassato” di carne e patate servito in una tipica pirofila che ricalcava le sembianze delle storiche “maiddre” di legno. Il tutto  dopo una bella serie di antipasti rustici – salame, mortadella, cipollina, finocchi, ricotta. Quindi una padellata di straccetti di lacerto, immersi nei piselli verdi. E una gustosa portata di bollito.

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E’ stata comunque la grande serata di Vivalatopa, irrefrenabile come non mai. Trascinatore, travolgente. Incontenibile. Ma ognuno ha dato il proprio appassionato contributo. L’Ibbiddinise ha poi introdotto l’argomento gemellaggio, in fase d’impostazione per la Cena Rituale degli Auguri, attualmente un cantiere aperto. Mentre il Galluzzo ci ha deliziato con le sue riconosciute perle di saggezza. Quindi i dolci, una crema di ricotta farcita di biscotti e una deliziosa torta paradiso. Alla fine spumante augurale offerto dallo stesso padrone di casa, con tanto di brindisi ai futuri successi.

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La consegna del gagliardetto ha consolidato un cerimoniale tornato a essere al centro dell’attenzione di tutti. Un gagliardetto che Salvatore ha subito appeso a una colonna di muro vicino all’ingresso della cucina. Onorandoci così di qualcosa che per noi è davvero importante. Un gesto ampiamente simbolico e soprattutto significativo del feeling nato spontaneamente.

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Poi la foto di gruppo, tra le più belle e serene mai realizzate in sette anni di Parassitismo. Scattata all’aperto, davanti al locale. E infine la già citata foto “dei culi”, che per ovvi motivi manteniamo riservata al gruppo whatsapp e all’album del 2015, che sarà pubblicato il prossimo mese di gennaio. Una foto che ha visto ben sei partecipanti. Una foto che farà epoca. infine una parte del Comitato Direttivo è andato a discutere in un bar nei pressi, sorseggiando un ottimo bicchierino di tequila. Perché il Clan non deve fermarsi. Perché il Comitato già punta il prossimo obiettivo: la Cena Rituale degli Auguri e il gemellaggio con un altro gruppo di amici.

 

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